« Il punto importante da comprendere di questa posizione [del monismo dal duplice aspetto percettivo] è che essa implica che nella nostra essenza noi non siamo in realtà né esseri mentali né esseri fisici (almeno nel senso in cui comunemente usiamo questi termini). Il monismo dal duplice aspetto percettivo (come lo intendiamo qui) implica che il cervello sia costituito da una materia che ci appare “fisica” quando viene osservata dall’esterno (come un oggetto) mentre ci appare “mentale” quando viene vista dall’interno (dal soggetto). Quando mi percepisco dall’esterno (allo specchio, per esempio) oppure dall’interno (attraverso l’introspezione) sto percependo la medesima cosa in due modi diversi (come corpo e come mente, rispettivamente). Questa distinzione tra la mente e il corpo è perciò un artefatto della percezione[27] »
(Mark Solms, neuropsicologo)


Dunque, secondo Solms, gli eventi mentali non sono altro che fenomeni fisici che possono però essere percepiti in due modi diversi: in prima persona ed in terza persona. Chiaramente il fatto che si possano distinguere sotto due aspetti percettivi differenti non significa che siano due fenomeni diversi, ma semplicemente che ci sono due modi per registrare lo stesso fenomeno. La loro peculiarità sta proprio nel fatto che possono essere registrati in due modi diversi, per così dire «da dentro» e «da fuori», a differenza di altri fenomeni naturali.

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