Il termine viene coniato dal filosofo Gilbert Ryle. Nel lessico specifico dell'antropologia la descrizione densa (thick) è contrapposta alla descrizione superficiale (thin), che descrive i fatti senza tener conto del contesto. Solo il contesto, infatti, può fornire i presupposti indispensabili per capire i fenomeni di un'altra cultura; per esempio se una persona strizza l'occhio ad un amico, per comprendere il significato di questa azione è necessaria una serie di informazioni che aiutino ad inquadrarla come atto comunicativo, altrimenti si potrebbe interpretarla come un difetto del movimento palpebrale o un tic. Solo la corretta applicazione della descrizione densa può produrre dati antropologicamente rilevanti e deontologicamente corretti, evitando gli errori dovuti all'etnocentrismo, che in passato hanno prodotto numerose osservazioni fuorvianti.
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