Possiamo considerare anche una definizione meno tradizionale del mito, quella dell’antropologo Claude Lévi-Strauss. La funzione del mito sarebbe quella di mediare fra termini altrimenti inconciliabili. I due termini (ad es., vita/morte), infatti, vengono sostituiti da altri due termini, fra cui è invece possibile una mediazione (ad es., l’agricoltura che ci consente di vivere, la guerra che ci fa morire e la caccia, termine mediatore, che ci fa vivere come l’agricoltura – perché ci nutre – ma uccide come la guerra). Uno dei due termini opposti e il mediatore possono al loro volta dare vita ad una nuova tripletta (dall’agricoltura ottengo gli erbivori, dalla caccia i predatori e come termine intermedio ho i mangiatori di carogne che consumano nutrimento animale – come i predatori – ma non uccidono ciò che mangiano – come gli erbivori), e così via.
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