Un altro limite del comportamentismo logico è stato individuato dal filosofo della scienza Alvin Goldman. Goldman sostiene che non è possibile dare una corretta definizione di molti termini mentali senza introdurre nella definizione altri termini mentali, ovvero che le descrizioni comportamentali implicano, se non addirittura nascondono, sempre un predicato mentale (desidero, voglio, etc.).
« Considerate il predicato mentale «crede che fuori stia piovendo». Una ragionevole definizione comportamentale potrebbe essere: «Se X uscisse, X prenderebbe un ombrello». Se ci si pensa bene, però, questa definizione è sbagliata. Chi crede che piova prenderebbe un ombrello se detestasse bagnarsi, ma non se adorasse bagnarsi. La definizione potrebbe allora essere corretta come segue: «Se X uscisse e non volesse bagnarsi, X prenderebbe l’ombrello». Il difetto di questa definizione riveduta è che essa non definisce il predicato di credenza in termini puramente comportamentali. Il definiens usa il verbo «volere», a sua volta un predicato mentale. Nessun predicato di credenza può ricevere una corretta definizione disposizionale se non per mezzo di un predicato di desiderio e lo stesso vale per molti altri predicati mentali.[18] »
(Alvin Goldman, filosofo della scienza)
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