Alla base della convocazione c’è un’istanza dell’enunciazione che media tra
un’enunciazione, cioè un contesto produttivo originario, e un enunciato, che quindi
presuppone un’enunciazione e ne mantiene delle tracce (marche). In altri termini,
chi produce un discorso (soggetto dell’enunciazione) parte da un contesto e da una
serie di competenze, e proietta fuori di sé, cioè fuori dall’io-qui-ora
dell’enunciazione, degli attori (non-io), dei tempi (non-ora) e degli spazi (non-qui),
che sono diversi da quelli del contesto dell’enunciazione e che andranno a
caratterizzare l’enunciato.
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