dal livello delle strutture narrative al livello delle strutture discorsive è
denominato convocazione, nel senso che chi vuole produrre un discorso convoca
una serie di conoscenze e capacità che gli sono offerte da repertori personali e
culturali, e trasforma i ruoli più o meno astratti delle strutture semio-narrative in
spazi, in tempi, in attori, in temi, in figure. In altri termini, comincia la vera e propria
messa-in-scena, con luoghi, personaggi, temi, in un’ottica narrativa pienamente
umana.
Alla base della convocazione c’è un’istanza dell’enunciazione che media tra
un’enunciazione, cioè un contesto produttivo originario, e un enunciato, che quindi
presuppone un’enunciazione e ne mantiene delle tracce (marche)
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