Fu cruciale per la storia europea l'atto, giuridicamente illegittimo, dell'incoronazione regale con legittimazione papale (fino ad allora i re erano stati solo benedetti dal papa, mentre lo status giuridico a regnare doveva provenire dall'unico erede dell'Impero romano, il sovrano bizantino). Sia Pipino stava usurpando un titolo di sovrano "sacrale" verso i Germani, sia il papa si stava arrogando un potere di legittimazione che non aveva fondamento giuridico definito. Ma nella pratica la sacralità del papa compensò la fine della sacralità della dinastia merovingia, inoltre la presenza di un imperatore "eretico" (iconoclasta) come Leone III sul trono di Bisanzio causava un vuoto di potere che il papa aveva già manifestato di volersi arrogare (nacque proprio in quegli anni il documento apocrifo della Donazione di Costantino).[56].

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