Costantino emise nuovi editti in favore dei cristiani. Obiettivo della politica religiosa dell'imperatore fu di «far confluire in un'unica forma e idea le credenze religiose di tutti i popoli», e poi «di rivitalizzare e riequilibrare l'intero corpo dell'Impero, che giaceva in rovina come per l'effetto di una grave ferita».[11] Per questo Costantino scelse come interlocutrice la Chiesa “cattolica”, cioè universale, avente come suo scopo primario il mantenimento della comunione con le altre comunità cristiane.[12]
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