L'interesse per le folle, e soprattutto per le dinamiche psicologiche a esse collegate, nasce contemporaneamente in Francia e in Italia alla fine del secolo scorso. Il processo d'industrializzazione e la conseguente nascita del proletariato industriale urbano, la diffusione delle idee socialiste e le forme di 'azione diretta' tipiche del nascente movimento operaio, gli scioperi violenti e i tumulti che si susseguono in varie parti d'Europa creano una situazione d'instabilità sociale di fronte alla quale i diversi governi si dimostrano incerti sulla linea da tenere e rispondono alternando momenti repressivi a concessioni democratiche. Dal canto loro, la borghesia e i grossi proprietari terrieri vedono con spavento l'avanzata di queste 'folle' che sembrano sfuggire a ogni controllo e minacciare il loro potere. Nasce quindi l'esigenza di studiare più attentamente questi fenomeni, onde poterli contenere e controllare in modo adeguato.
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