Le Bon definisce la sua epoca come un periodo nel quale le folle (in questo caso da intendere come masse), in seguito a una serie di cambiamenti quali il suffragio universale, la crescita delle città, il miglioramento delle comunicazioni, sono destinate a dominare la scena sociale. Poiché esse propendono per le azioni violente e sono "poco inclini al ragionamento" (v. Le Bon, 1895; tr. it., p. 35), tale predominio prelude a un periodo di decadenza e di disgregazione. È necessario quindi che l'uomo di Stato approfondisca la psicologia delle folle, in modo tale da riuscire ad arginarle e "non essere da esse interamente governato" (ibid., p. 38).
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