La realtà ha carattere polidimensionale; essa può essere messa a fuoco secondo molte fisionomie complementari. Spiegazioni che un tempo si escludevano l’un l’altra ora potrebbero coesistere dando luogo a inedite opposizioni. Lo studio del linguaggio è ciò che consente di conferire un ordine nuovo più sciolto ed agile agli elementi che formano la nostra esperienza. L’intenzione fondamentale di Joyce sarebbe così formulabile: “assumo il mondo sotto forma di quanto è stato detto circa il mondo, e lo organizzo secondo regole che non sono valide nei confronti delle cose, ma solo delle parole che esprimono le cose” (pp. 353-4).
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