è certo che quel rapporto di polarità organica su cui Pareyson aveva costruito la sua estetica, deve essere lasciato cadere: “Il prodotto dell’invenzione semiotica, anche quando è visto come complessa funzione segnica, è sempre un segno ‘impreciso’. Le invenzioni non si dispongono in sistema di opposizioni nette, ma lungo un continuum” di trasformazioni




La semiosi vive in un mondo di fatti: ciò limita l’assoluta purezza dell’universo dei codici (p. 211): perfino l’opposizione analitico-sintetico ha carattere convenzionale e quando la convenzione cambia, i giudizi analitici diventano sintetici e viceversa.

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