Un esempio dell'ambizione ideale lo si ritrova nel Libro della Genesi, in cui la metafora biblica della Torre di Babele sussumel'aspirazione dell'uomo a uno spazio abitativo la cui struttura rifletta una forte carica utopica e ideale: una tensione che spinge l'uomo a voler acquisire fama toccando il cielo, perseguendo il disegno di tenere unita l'intera Umanità, affinché essa non fosse «dispersa sulla faccia di tutta la terra». Il fine utopico sotteso all'impresa di Babele è differente dal pensiero del libro sacro e quindi indirizzato a un primordiale popolamento della terra, dato che spesso il Dio biblico stravolge il Pensiero umano

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