Quanto alle donne, il maschilismo e la misoginia dei greci è un fatto universalmente noto. Esso risale ancora alle origini della loro civiltà ed è ben visibile già in Omero. Ciò probabilmente perché quella greca fu, sin dai suoi albori, una società segmentata e anarchica, priva di centri di potere forti, nella quale di conseguenza grande importanza rivestivano il valore e la forza fisica individuali. Proprio per questa ragione la donna, già in antico, tese ad essere esclusa o comunque posta ai margini della vita sociale. Ma fu con lo sviluppo della polis arcaica e poi classica, e con l’identificazione sempre più rigida tra cittadino e soldato, che essa ne rimase definitivamente tagliata fuori.

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