L’autore quindi, pur interrogandosi senza risposta sul perché dell’indifferenza divina al Male che attanaglia gli uomini, non pone mai in discussione (quantomeno, mai fino in fondo) il fatto che tale fattore distruttivo e disgregativo provenga in ultima analisi proprio dagli uomini, anche qualora questi siano indotti all’errore dagli stessi dei. Questi ultimi dunque, si collocano in un aldilà assoluto che rende le loro azioni e le loro decisioni molto spesso incomprensibili ai mortali, ma che al tempo stesso tiene fermo – nonostante alcuni cedimenti – il principio che li vede come i supremi garanti di un inflessibile, per quanto misterioso, principio di ordine e di giustizia. L’angosciosa domanda sul perché del Male dunque, non implica che questo sia imputabile – se non in modo apparente – agli dei.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento