«L'arché non si raggiunge attraverso un procedimento dianoetico. Dunque non può essere oggetto di epistéme; e tuttavia si rivela, si palesa. E poiché il suo palesarsi con necessità non è risolvibile dal pensiero, non è ulteriormente fondabile, esso rimane a un tempo "oscuro". La sua assoluta chiarezza per lo sguardo della mente coincide con la sua impenetrabilità per il discorso»

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