l'ombra cupa di una luna nera, il profilo di una Lilith stagliarsi all'improvviso, un'oscura divinità, (sono queste le Sue parole) "Kali o un dio-femmina", che ridonda poi in Dioniso, nella Shakti, o nell'Anticristo, e adddirittura nei riti del sangue, da quello del culto azteco del "Dio scuoiato" - cuori strappati con coltelli di ossidiana - fino a "Il silenzio degli innocenti": metafore e non solo tali, del pensiero della "dissoluzione ", che sembra aver infettato come un virus demoniaco le basi stesse di una "cultura" che si protesta tale (di "sinistra", e viene qui in mente il rito romano della "fiducia", la "iunctio dexterarum").

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