, l’infinito privativo: quell’infinito cioè che manca di un termine massimo così come di un termine minimo (in matematica si chiamerebbe un insieme infinito non ben ordinato, come quello dei numeri interi). Gli enti di questo mondo sono infiniti nel senso dell’inarrestabile proliferazione della loro finitudine. Si potrebbe dire che non cessano mai di finire: nascono, muoiono, scompaiono, e il mondo è l’eterna riproduzione della loro incessante esistenza. Tuttavia l’essere deleuziano non è la sostanza statica di questi enti (la loro ousia), né la loro infinita finitudine: è semmai al di là di ogni ente e di ogni determinazione finita. È infinito attuale, che come l’esperienza assoluta è sempre in atto: è processo in atto indifferente a ogni determinazione.
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