In tale movimento critico della rappresentazione e del simbolo, Warburg – che è stato contemporaneo di Freud – ha quindi riscontrato il sintomo, ovvero un avvenimento che raccoglie simboli contraddittori che “montano” gli uni con gli altri dei significati opposti, in breve, mette in crisi i regimi abituali della rappresentazione e del simbolo. Warburg ha aperto anche il campo a una conoscenza critica delle immagini, ciò che Freud praticava anche nella sua “psicologia in profondità” a proposito dei sogni, dei fantasmi, dei sintomi. È appassionante constatare che tale rivoluzione nelle scienze umane è andata di pari passo con uno sviluppo generalizzato, in tutti i campi possibili – pittorico (Picasso, i dadaisti), letterario (James Joyce), filosofico (Walter Benjamin), estetico (Georges Bataille, Carl Einstein) o cinematografico (Eiseinstein) – delle tecniche di montaggio. Ciò che definisco, in analogia alla Conoscenza dagli abissi di Henri Michaux, una “conoscenza attraverso il montaggio”
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento