Tuttavia, per quel mi riguarda tendo a leggere la sezione sulla vita nella Logica di Hegel in un modo leggermente diverso da quello proposto da Chakrabarty. Ciò che vorrei sottolineare è l’enfasi hegeliana sul dolore come “il privilegio delle nature viventi” [das Vorrecht lebendiger Naturen]”: è attraverso il dolore, aggiunge Hegel, che le nature viventi scoprono di essere “in sé la negatività di loro stesse” e che “questa loro negatività è per loro, ch’esse si mantengono nel loro esser altro”[48]. Questa è la ragione per cui, come argomentato da Eugène Fleischmann nella sua interpretazione della Logica, Hegel può scrivere nell’Enciclopedia che la morte – accanto al suo essere minaccia di “smembramento” del corpo vivente – è anche la sua “verità”, dal momento che “la morte della vitalità singolare soltanto immediata è il venir fuori dello Spirito [das Hervorgehen des Geistes]”[49].
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento