se teniamo a mente la definizione marxiana di forza lavoro, e in particolare il fatto che essa sia inseparabile dal suo “portatore”, ovvero dal corpo vivente del proletario, è piuttosto facile capire che è logicamente impossibile vendere la forza lavoro come una merce sul “mercato del lavoro”. L’atto stesso della vendita presuppone l’alienazione di un bene, e questa alienazione avviene soltanto nel caso che Marx tentava di rimuovere dalla dinamica standard del capitalismo moderno, cioè nel caso della… schiavitù[60]. Certo, Marx notoriamente aggiunge:

“la continuazione di questo rapporto esige che il proprietario della forza lavoro la venda sempre e soltanto per un tempo determinato; poiché se la vende in blocco, una volta per tutte, vende se stesso, si trasforma da libero in schiavo, da possessore di merce in merce”[61].

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