Johann Gottfried Herder scrisse ad esempio nel 1799: “In verità, ogni cosa che cambia possiede in sé la misura del proprio tempo […] Non ci sono due cose nel mondo che presentino la stessa misura temporale […] Possiamo perciò affermare, con espressione audace e tuttavia esatta, che un’infinita molteplicità di tempi coesiste nell’universo nello stesso tempo (es giebt also [man kann es eigentlich und kühn sagen] im Universum zu einer Zeit unzählbar viele Zeiten). Il tempo che immaginiamo come misura di ogni cosa è solo una proporzione delle nostre idee (ein Verhältnismaas unserer Gedanken), […] in un certo senso solo una visione (Wahnbild)”[15].
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