I lavoratori subalterni, per usare un’espressione cara a van der Linden, “costituiscono un gruppo variegato, che comprende schiavi, servi e mezzadri, piccoli artigiani e salariati. Ritengo che quel che gli storici del lavoro dovrebbero sforzarsi di comprendere sia proprio la dinamica storica di questa ‘moltitudine’”
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