Una società umana nella quale vedere tutti gli esseri umani equivalenti a se stessi e amarli, può funzionare senza che si domandi loro una rinunzia di individualità e autonomia maggiore di quanto uno possa accettare per se stesso mentre la integra come osservatore essa è un prodotto dell arte umana, cioè,  una società artificiale che ammette cambiamento ed accetta ogni essere umano come indispensabile . Una tale società é necessariamente una società non-gerarchica per la quale tutte le relazioni di ordine sono costitutivamente transitorie e circostanziali alla creazione di relazioni che continuamente negano la istituzionalizzazione dell abuso  umano. Una tale società   è nella sua essenza una società anarchica, una società fatta per e da osservatori che non rinunzierebbero alla loro condizione in quanto loro condizione di osservatori in quanto loro richiedono solamente libertà sociale e mutuo rispetto.

Humberto R. Maturana
Introduzione a "Autopoiesi e cognizione "

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