La prima fonte antica che nomina Ecate è Esiodo nella sua Teogonia, anche se, secondo gli studiosi, si tratterebbe di una Dea Madre preolimpica assorbita dal pantheon greco(39) . Di lei il poeta dice che « sopra tutti Giove Cronide onorò, alla quale dette fulgidissimi doni: parte le dette della terra, del mare che mai non si miete: e anche ella ha potere nel cielo gremito di stelle(40) ». Si tratta quindi di una dea al di sopra di tutti gli dei, che più «d'ogni altra, riscuote onore fra i Numi immortali».

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