Qui termina la funzione del divino come mitico antenato neolitico(27) ed entriamo in epoca protostorica con il passaggio dall'allevamento all'agricoltura. La divinità affida i suoi segreti a sacerdoti che vengono scelti tra gli esponenti delle famiglie che l'hanno ospitata, ovvero una stirpe di ierofanti formata in prevalenza da pastori (Eumolpo), procari (Eubuleo) e bovari (Trittolemo(28)) . Questi sono forse i mitici discendenti dei clan familiari che svilupparono e/o importarono le tecniche dell'agricoltura(29) e che trasformano un sistema di istruzione iniziatica da familiare-tribale in sociale-urbano ritualizzando i modi per “addomesticare” (30)la Vita e la Morte:

« ... Allora niente di meglio di quei misteri, che ci hanno sottratto a una vita rozza e selvaggia e resi civili e disponibili alla cultura umana; e le iniziazioni, come sono dette, così davvero abbiamo conosciuto i principi della vita, e abbiamo ricevuto la dottrina non solo per una vita felice, ma anche per una morte sostenuta da una speranza migliore(31) .»

Nessun commento: