Per il giudaismo il peccato dei progenitori assumerebbe una duplice valenza: da una parte rappresenterebbe un errore, causa della caduta e mortalità umane e testimonianza della debolezza e della fallibilità dell'uomo, dall'altra rappresenterebbe il libero arbitrio dell'uomo, in grado di poter liberamente scegliere fra il bene (la volontà divina) o il male (la tentazione). Un Midrash del Libro del Pentateuco Bereshit, Genesi, indica metaforicamente il peccato di Adamo come un furto. Poiché un peccato porta ad un altro peccato, quando Dio rimproverò Adamo ed Eva per il peccato commesso essi commisero subito maldicenza accusando il serpente e colpevolizzando l'uno l'altra.

Nessun commento: