Il nome del dio è da connettere con la radice indoeuropea sat-', da cui derivano le parole latine satis e satur, che indicano appunto pienezza, abbondanza, ricchezza, soddisfazione. Egli rappresentava anche la ciclicità della natura.
Gli antichi lo facevano derivare da sator ("seminatore"), da satum - supino del verbo serere ("seminare") -, opinione oggi considerata difficilmente accettabile per la quantità breve della a di satum. Era colui che inventò le orge, appunto perché divinità dell'abbondanza.
Il nome stesso riflette la natura peculiare del dio, caratterizzata da pienezza di potenza, fecondità, abbondanza e ricchezza.
Saturno avrebbe infatti regnato su tutto il creato nella mitica età dell'oro, quando la primavera era perpetua, vi era abbondanza di ogni frutto della Terra, uomini e dei vivevano insieme e non v'era necessità di lavorare né distinzioni sociali.
In memoria dell'antica età dell'oro dell'uomo, era mitica durante la quale Saturno aveva governato su tutto il creato, venivano celebrati grandi festeggiamenti chiamati Saturnalia che avevano luogo nei mesi invernali, all'incirca al solstizio d'inverno. Originariamente duravano un solo giorno, tenendosi il 17 dicembre, ma in seguito ebbero durata di una settimana. Durante i Saturnalia, il ruolo di padroni e schiavi veniva invertito, i vincoli morali venivano meno e le regole dell'etichetta ignorate. Si pensa che i Saturnalia ed i Lupercalia siano le origini del Carnevale.
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