Ma la tortuosa abitudine di non dare alle cose il loro nome la indusse a fare dell'anteriore il posteriore, e a sostituire il partorito con l'espulso, e a cambiare flussi con ardori in modo che tutto fosse meno vergognoso, e perciò Ursula concluse ragionevolmente che i disturbi non erano uterini, ma intestinali, e le consigliò di prendere a digiuno una cartina di calomelano. Se non fosse stato per quella sofferenza che non avrebbe avuto nulla di pudibondo per chi non fosse stata ammalata anche di pudibondia, e se non fosse stato per la perdita delle lettere, a Fernanda non sarebbe importata la pioggia, perché in fin dei conti tutta la vita era stata per lei come se stesse piovendo.

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