Le formiche diedero non poco filo da torcere a Charles Darwin. La selezione naturale presuppone la riproduzione, unico mezzo con cui, in natura, i caratteri dei più adatti possono essere trasmessi alla progenie. Il fatto è che le formiche operaie non si riproducono. Le uniche formiche fertili infatti sono le regine e i maschi. Come hanno potuto evolversi quindi queste formiche sterili? Come può aver agito su di loro la selezione? Semplice: agendo a priori, sui genitori. In pratica, la regina che genera operaie sterili migliori sarà favorita perché meglio nutrita, servita e accudita. In questo modo la natura ha selezionato le regine che avevano operaie più adatte e ha permesso l'evoluzione di questi insetti.
Cade così, per quanto ci riguarda, il pregiudizio secondo cui la mancata riproduzione di un individuo dimostra il suo essere inadatto. La natura ragiona sulla specie, sulla collettività e non sull'individuo. Un individuo (o anche la quasi totalità degli individui, come tra formiche) può essere sterile o non riprodursi per altri motivi se questo comporta un maggior vantaggio per la comunità nel suo complesso.
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