Le concezioni cicliche della storia fanno seguire al progresso un processo di degenerazione che cancella ogni consapevolezza dei risultati precedenti: per Fukuyama se questo oblio non è completo ogni ciclo successivo si troverebbe comunque a costruire, per quanto in misura ridotta, sulla base delle esperienze precedenti. Anche nelle ripetizioni (per esempio l'affinità della contrapposizione tra Atene e Sparta nella storia greca e di quella tra Stati Uniti ed Unione Sovieticanella Guerra Fredda) esiste memoria e movimento e la ricorrenza di certi modelli storici antichi, mai esattamente identici, rimane compatibile con una storia direzionale.

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