In conclusione il diagramma risulta un'iscrizione spazializzata di caratteristiche astratte e creatrice di virtualità trasformative. Il diagramma è dell'ordine del virtuale, che si attualizza realizzando poi nuove possibilità; non rappresenta rapporti solo statici ma relazioni dinamiche; correla fra piani dell'espressione e del contenuto e pone i presupposti operativi di trasformazioni possibili. Un dispositivo di metamorfosi regolate. Nel libro su Foucault - dal cui testo ho tratto la terza immagine del mio corpus - Deleuze insiste sulla forza della macchina astratta, sul fatto che il diagramma è una "struttura" immanente che possiede una "strategia" di trasformazione. Il suo studio è una diagrammatologia come componente d'una "dia-semiotica": dia - come in dia-logo - è un operatore di disgiunzione e di congiunzione5.
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