Il diagramma consiste, se così si può dire, nell'"espressione figurativa" di una "relazione di relazioni". Accoppia delle "proprietà figurative astratte", sul piano dell'espressione a "proprietà semantiche", su quello del contenuto in un formato che un semiologo direbbe semi-simbolico. Non un segno arbitrario dunque, ma parzialmente motivato, la cui analisi potrebbe rappresentare un settore degli studi sulle forme e le forze della significazione da titolare, facendo il verso a J. Derrida, una "diagrammatologia". Data la diffusione dei diagrammi e del loro impiego meta-semiotico, la semiotica confermerebbe ed estenderebbe così il suo status diorganon per le scienze umane e disumane-naturali.Nella definizione di Peirce il diagramma ha una precisa collocazione tassonomica fra icona, indice, simbolo, eccetera, e ma come lo studio di S. Marietti ha chiarito, un diagramma manifestato comprende, cioè include, indici, icone, simboli e anche altri diagrammi3.Deleuze giunge a due conclusioni pregnanti. In primo luogo, una tipologia complessiva di semiotiche specifiche non esiste: si danno solo semiotiche in regime di "mixité": i diversi formati delle strutture espressive sono caratterizzati dalla loro traducibilità (v. J. Lotman, Greimas).
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