E quanto più la p. umana è consapevole del mondo in cui essa si attua, tanto più essa è in grado di umanizzare questo mondo
L'azione politica rivoluzionaria, la prassi, per Gramsci è anchecatarsi che segna «il passaggio dal momento meramente economico (o egoistico-passionale) al momento etico-politico cioè l'elaborazione superiore della struttura in superstruttura nella coscienza degli uomini. Ciò significa anche il passaggio dall'oggettivo al soggettivo e dalla necessità alla libertà. La struttura, da forza esteriore che schiaccia l'uomo, lo assimila a sé, lo rende passivo, si trasforma in mezzo di libertà, in strumento per creare una nuova forma etico-politica, in origine di nuove iniziative. La fissazione del momentocatartico diventa così, mi pare, il punto di partenza di tutta la filosofia della prassi; il processo catartico coincide con la catena di sintesi che sono risultate dallo svolgimento dialettico».
Marx scriveva: “... come la società... produce l’uomo in quanto uomo, così essa è prodotta da lui”
Scienze dell’uomo, tra loro distinte, e anche scienze della natura trovano al di là della loro indipendenza un momento di unità, diventando politica. Gramsci sintetizza ciò nei termini che seguono: «La filosofia della prassi è lo “storicismo” assoluto, la mondanizzazione e terrestritá assoluta del pensiero, un umanesimo assoluto della storia» (Ivi). Per intendere questa ultima affermazione, il lettore dovrà richiamare la tesi sopra riportata sulla verità come corrispondenza a una realtá dall’uomo stesso oggettivata.
Gramsci definisce «l’uomo come una serie di rapporti attivi (un processo)», tali che esso «non entra in rapporto colla natura semplicemente per il fatto di essere egli stesso natura, ma attivamente, per mezzo del lavoro e della tecnica» (Ivi). In altre parole ogni individuo «non solo è la sintesi dei rapporti esistenti, ma anche della storia di questi rapporti, cioè è il riassunto di tutto il passato» (Ivi)
nuovo modo di vivere a superiori livelli di civiltà».
«Tutto è politica, anche la filosofia o le filosofie... e la sola filosofia è la storia in atto, cioè è la vita stessa».
Se noi conosciamo la realtà in quanto uomini, ed essendo noi stessi un divenire storico, anche la conoscenza e la realtà stessa sono un divenire.
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