Può essere intesa in senso dinamico, come nell'idealismo, come manifestazione dell'Assoluto nella storia, che è iniziata (causata) dall'Assoluto e finisce col ritorno all'Assoluto -che quindi è anche la fine e il fine ultimo, l'effetto, oltreché la causa prima-: l'Assoluto non è solo l'inizio e la fine, ma è l'intera storia in ogni suo istante, e nulla di più oltre questa, per cui l'Assoluto solo alla fine è veramente ciò che è, vede sé stesso ed è visto dagli altri compiuto nella storia, ed è così -solo alla fine, quando è propriamente e veramente- causa di sé stesso.

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