Leggere Proust vuol dire, secondo Piperno, trovarsi di fronte
"la forza rabbiosa di uno scrittore che la tradizione ci consegna come una sorta di simulacro di fragilità e deliquescenze morali (...). Invece il vigore muscolare di Proust annienta i suoi esegeti, anche quelli più scaltri, anche i più cinici e nichilisti " (p.161)
Le pagine conclusive della Recherche sono dunque un Inferno i cui dannati sono però inconsapevoli e irresponsabili.
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