La tendenza formalistica si configura come un calcolo delle possibilità strutturali,

Non si tratta dunque soltanto di un mondo di puri possibili: la logica non si sostituisce all'etnologia. 

"lo studio empirico condiziona l'accesso alla struttura"


I fonemi non sono infatti unità foniche aventi un valore intrinseco, "una qualità propria e positiva": essi sono invece "entità oppositive, relative e negative"; essi non coincidono con una "sostanza materiale" propria, bensì con "il fatto che non si confondono tra loro"; essi consistono nelle loro reciproche "differenze" (p. 144). Questo principio della priorità delle differenze o delle opposizioni vale però per l'intero sistema lingua (non soltanto per i fonemi): "nella lingua non vi sono che differenze"; anzi, "nella lingua non vi sono che differenze senza termini positivi", poiché "la lingua non comporta né delle idee, né dei suoni che preesistano al sistema linguistico, ma soltanto delle differenze concettuali e delle differenze foniche" (p. 144). Più precisamente, "un sistema linguistico è una serie di differenze di suoni combinate con una serie di differenze di idee" (p. 146), e "ciò che distingue un segno" è proprio "tutto ciò che lo costituisce". Per questo - conclude Saussure (p. 147) - "la lingua è una forma e non una sostanza".


svuotamento della nozione tradizionale di struttura, fatta non più di contenuti (di elementi che si aggregano), ma in primo luogo di relazioni formali (differenze e opposizioni) [planomene]

"una totalità non consiste di cose ma di rapporti, e che non la sostanza, ma solo i suoi rapporti interni ed esterni hanno esistenza scientifica" 

asse verticale (teorizzante, astrattivo, formalistico possa addirittura precedere ciò che a mano a mano si verrà a scoprire sull'asse orizzontale (osservativo, comparativo)

Nessun commento: