Per giusnaturalismo o dottrina del diritto naturale[9] (dal latino ius naturale, «diritto di natura»)[10]s'intende la corrente di pensiero giusfilosofica che presuppone l'esistenza di una norma di condotta intersoggettiva universalmente valida e immutabile, fondata su una peculiare idea di natura[11] (ma, come nota Bobbio, «‘natura' è uno dei termini più ambigui in cui sia dato imbattersi nella storia della filosofia»)[12], preesistente a ogni forma storicamente assunta di diritto positivo[13][14] (termine coniato dai medievali, derivato dal greco thésis, tradotto in latino come positio; e, appunto, positivum riproduceva letteralmente il senso greco del dativothései, riferentesi al prodotto dell'opera umana)[15] e in grado di realizzare il miglior ordinamento possibile della società umana[16], servendo «in via principale per decidere le controversie fra gli Stati e fra il governo e il suo popolo».[17]

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