L'importanza di questo chiarimento dipende dal fatto che Eco (1984) ritiene che la metafora sia una figura complessa basata su un doppio meccanismo metonimico. Nel caso della metonimia, come abbiamo appena visto, un sema prende il posto del suo semema o viceversa. Nella metafora, invece, lo scambio avviene fra due sememi. Ma che cosa consente questo scambio? Il fatto che fra i due sememi sia ravvisabile una qualche similarità, una qualche comune proprietà. Vale a dire, in termini semantici, che fra i due sememi vi sia un sema in comune. In definitiva, quindi, la metafora è resa possibile dalla comunanza di questo sema e dal legame metonimico che esiste fra il sema e i due sememi che andranno a scambiarsi.

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