pervertire il reale fino ad arrivare al punto da ricadere sulla realtà medesima con le sue proposte sovvertitrici dell’ordine, e da lì ripartire. Ecco che Sade, per supportare questa sua strategia, elimina ogni limite temporale all’interno della sua narrazione: si pensi alla ripetizione estenuante delle stesse situazioni e degli stessi capricci che ha luogo in Justine e Juliette, come Foucault sottolinea nella conferenza; oppure anche alla condensazione estrema, all’ampliamento vertiginoso degli eventi nell’unica giornata deLa filosofia nel boudoir.

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