Accoppiamento
Il modello cosmologico standard, secondo le autrici, non sarebbe più sufficiente a spiegare come funziona il cosmo. Per Stefano Ettori, dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Bologna, esperto di formazione ed evoluzione di strutture cosmiche «gli autori dello studio mettono dei limiti sul parametro che nel loro modello accoppia la materia oscura con l’energia oscura. In caso di non accoppiamento ricadiamo nel modello cosmologico standard, con la costante cosmologica Lambda. Quel che trovano i ricercatori è che, a livello statistico, il parametro che descrive l’accoppiamento diventa significativamente diverso da zero se l’interazione tra materia oscura ed energia oscura comincia ad aver luogo negli ultimi 7 miliardi di anni. Quindi, il modello proposto, pur richiedendo un altro parametro (cioè quello dell’accoppiamento), riesce comunque a conciliare bene alcune tensioni attualmente presenti nella stima dei parametri che descrivono il nostro Universo».
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