nietzsche questione di prospettive sane
nessun minuto è uguale a tutti gli altri della nostra vita bergson
mondo conflitto interpretazioni nietzsche
dio ebraico potente razionale

all'improvviso ricordo quando
ero bambino, all'improvviso
è il tempo dentro la mia pesante testa a
librare in volo
su di una bellezza indefinita
nell'odore del
bambino che ascolta l'amore del suo sogno
producono disumanità al fine di soddisfarne una poca
travolti dalla proliferazione del mezzo
dimenticano il fine
Atlante è la madre che
regge
il suo piccolo sogno
che è il suo amore

imparerà a creare e
reggere i pianeti
divenuti troppo grandi per l'esile
sognatrice
ORE 10.08 prendo la calcolatrice scrivo una poesia
«La nostra gratitudine nei confronti dell'arte. Se non avessimo approvato le arti ed escogitato questa sorta di culto del non vero, il prender conoscenza della generale non verità e menzogna che oggi ci è fornita dalla scienza – il riconoscere l’errore come una condizione dell’esistenza conoscitiva e sensibile – non sarebbe affatto sopportabile. L’onestà avrebbe come conseguenza la nausea e il suicidio. Ora però la nostra onestà è provvista di una controforza che ci aiuta ad evitare tali conseguenze: l’arte intesa come la buona volontà dell’apparenza […]. Come fenomeno estetico l’esistenza è per noi ancora sopportabile, e attraverso l’arte ci è dato l’occhio e la mano e soprattutto la buona coscienza per poter fare di noi stessi un simile fenomeno» La gaia scienza Nietzsche

L'uomo si contamina degli uomini negli uomini  invecchiando

quanti ce ne saranno come noi cani
o campi di quadrifogli
Altrettanto il concetto di Entwircklichung, la derealizzazione alla base della riduzione, viene inteso non come sospensione di tutta la realtà, bensì come sospensione solo della realtà che fa riferimento alla sfera dell’Io per consentire la rinascita socratico-maieutica del centro personale. In questa prospettiva il fenomeno riuscirebbe a esprimere e coincidere con l'essenza (diventando finalmente quel Vorbild e Tatsache forse già intuiti da Scheler) solo se inteso non tanto come il venire alla luce oggetto di un mero metodo conoscitivo, quanto come processo ontologico del venire alla luce nel senso del nascere o, nel caso della persona, del rinascere una seconda volta. Per tutti questi motivi nel caso di Scheler più che di "riduzione fenomenologica" sarebbe allora più corretto parlare di "riduzione kathartica"

Se il linguaggio giunge a parola, allora è esperito come "la casa dell' essere", il luogo dell' accadere della verità, in cui l'essere è custodito e protetto nel suo manifestarsi e nascondersi e in cui l' uomo può trovare il cammino verso la sua essenza che è il pensiero: è nel linguaggio, infatti, che si decide sempre il destino e si prepara una nuova epoca, in quanto ogni mutamento che avviene nelle parole essenziali del linguaggio determina, al tempo stesso, il mutamento del modo in cui le cose e il mondo si mostrano e sono per l' uomo. Ogni accadere della verità è, infatti, essenzialmente un accadere linguistico : per questo secondo Heidegger, è opportuno preservare la forza delle parole più elementari della lingua greca e tedesca (le lingue per eccellenza del pensiero, a suo parere), le quali hanno determinato la storia del pensiero occidentale. I modi in cui il linguaggio parla sono molteplici: il pensiero è uno di questi, ma accanto ad esso c' è, secondo Heidegger, la parola poetica .

Il nichilismo è quindi il compimento della metafisica, che culmina nel trionfo della razionalità scientifica; il mondo, in cui si è persa ogni traccia della differenza ontologica, si è così trasformato in un immenso arsenale di strumenti della "volontà di potenza".
ti racconterò la mia vita un giorno
L'inautenticità può invece determinare l'Esserci, con concretezza più piena, nella operosità e nella vivacità, nella capacità di interessarsi e di godere. M Heidegger
stare dentro al gioco o fuori dal gioco creandosi un proprio gioco
uomo animale razionale, uomo animale culturale. il legame economico fra la riproduzione e la morte.
La maggioranza degli uomini dovrebbe indossare una maschera di serpe, ragno, avvoltoio o lebbroso. Così ci si potrebbe intendere meglio e magari stringere un'ultima amicizia.
l’essenza dell’uomo è e-sistenza, pro-getto
lacrime sorde
di fumo

nascondo la leggerezza
di sogno

corde di luce al mattino
come madri sottili

nel vaso di pelle
pesano
incomunicabili sfere
dell'essere
tremendamente fredda
solitudine

è l'acre pelle di una bestia viva

offerta al muro dell'essere

una
cascata
di bianco infermo sangue

questa è l'ingloriosa corona
distinzione aristotelica di potenza-essenza-materia e atto-esistenza-forma
Dalle teorie di Nietzsche partono linee di sviluppo «che portano alla dottrina degli istinti di Freud e di Pareto ed al loro metodo di considerare il pensiero umano come un dispiegamanto e prodotto di meccanismi istintuali.» K. Mannheim «Sociologia della conoscenza nell' opera di Nietzsche» Enciclopedia Feltrinelli - Fischer

Nella sua critica all'idealismo ed a Kant, le vuote fantasie metafisiche, l'immoralità della morale e la retorica filosofia accademica per un ritorno alla filosofia estetica (scientifico-naturalista) presocratica e fisiologico-istintuale della conoscenza umana, spianò la via che poi seguì la psicoanalisi («Secondo l'ambiente e le condizioni della nostra vita, un istinto emerge come il più stimato e dominante; in particolare, pensiero, volontà e sentimento si trasformano in suoi strumenti», l'etologia e quindi l'epistemologia evoluzionista.

Nietzsche, un secolo prima aveva espresso con molta chiarezza: il darwinismo tradizionale ha sopravvalutato "fino all'inverosimile l'influsso delle circostanze esterne; l'essenziale del processo vitale è proprio l'enorme potere creatore di forme dall'interno che usa, sfrutta le circostanze esterne".» "LA TEORIA EVOLUZIONISTICA DELLA CONOSCENZA ILLUSTRATA ATTRAVERSO CINQUE LIBRI" di M. Celentano

^ Alcuni degli innumerevoli aforismi di Nietzsche sull'argomento: «è probabile vi siano innumerevoli specie di vita e, conseguentemente, anche di rappresentazioni. «Il vero per noi», vale a dire ciò che ci rende possibile l'esistenza in base all'esperienza e il processo è così antico, che è impossibile trasformare il nostro pensiero. A ciò si riducono tutti gli a priori.» (11[136] Frammenti postumi 1881-Adelphi) «Vi son stati innumerevoli modi cogitandi, ma si son conservati solo quelli che portavano avanti la vita organica...» (11[52] Frammenti postumi 1881-Adelphi) «Nella catena morfologica degli animali, si sviluppa il sistema nervoso e, più tardi, il cervello: si sviluppa il sentire, come, più tardi, si sviluppa il creare immagini e il pensare.» (25[325] Frammenti postumi 1884 - Adelphi) «L'apparato conoscitivo...come mezzo dell'apparato della nutrizione.» (25[377] Frammenti postumi 1884 - Adelphi) «NB. Il principio di conservazione dell'individuo (ovvero la paura della morte) non può essere dedotto da sensazioni di piacere e dispiacere, bensì esso è qualcosa che dirige, è una valutazione, che si trova già alla base di tutte le sensazioni di piacere e dispiacere. Solo quelle attività intellettuali che conservavano l'organismo hanno potuto conservarsi; e nella lotta degli organismi queste attività intellettuali si sono continuamente irrobustite e raffinate,--- NB. - La lotta come origine delle funzioni logiche.» (25[427] Frammenti postumi 1884 - Adelphi) (Qui fra l'altro Nietzsche sembra avvalorare l'ipotesi che sia l'interno istinto di conservazione, in interazione evolutiva con l'esterno, a dirigere la formazione delle categorie mentali che ci fan conoscere un determinato tipo di mondo esterno: quello utile alla nostra vita) «L'intero apparato conoscitivo è un apparato di astrazione e semplificazione - non diretto alla conoscenza, bensì al dominio delle cose» (26[6] Frammenti postumi 1884 - Adelphi) «Il vecchio Kant constata alcuni istinti intellettuali, che agiscono prima di qualsiasi ragionamento e di qualsiasi attività sensibile» (26[375] Frammenti postumi 1884 - Adelphi) «Le leggi del pensiero come risultato dell'evoluzione organica.» (35[50] Frammenti postumi 1885 - Adelphi) «Nei giudizi di valore si esprimono condizioni di conservazione e di crescita; tutti i nostri organi e sensi conoscitivi sono sviluppati solo in vista di condizioni di conservazione e di crescita» (9[38] Frammenti postumi 1887 - Adelphi) Categorie della ragione «Queste ultime potrebbero aver fatto, fra molto palpare e tastare intorno, buona prova per una loro relativa utilità... Da allora in poi valsero come a priori, come al di là dell'esperienza, come non rigettabili.... E tuttavia esse forse non esprimono se non un determinato finalismo di razza e di specie. Solo la loro utilità è la loro verità.» (14[105] Frammenti postumi 1888/1889 - Adelphi) Sulla gnoseologia «Dietro l'evoluzione degli organi conoscitivi sta come motivo l'utilità della conservazione, non un qualunque bisogno astratto-teorico di non venire ingannati.» (14[122] Frammenti postumi 1888/1889 - Adelphi)
Qui emerge l’errore, l’errore fondamentale di Descartes: l’aver misconosciuto completamente il sistema pulsionale nell’uomo e nell’animale. È solo tale sistema che costituisce la mediazione e l’unità fra ogni autentico movimento vitale e il contenuto della coscienza
È su queste basi che Scheler sviluppa, in alternativa all'ateismo postulatorio di Nicolai Hartmann, la tesi di un "Dio in divenire": un Dio trascendente, ma che si manifesta nel mondo dalla parte del sofferente. Un Dio tragico che nel contatto con la finitezza non ammutolisce tutti gli interrogativi e non neutralizza all'istante tutte le sofferenze, ma realizza il superamento del male nel mondo solo alla fine della storia attraverso il divenir persona dell'uomo.
Secondo Scheler l'Io emerge da un livello unipatico in cui vige una indistinzione originaria fra Io e Tu. La consapevolezza di sé avviene dunque all'interno di un processo in cui la messa a fuoco del Tu procede di pari passo alla messa a fuoco dell'Io.
Per Schopenhauer la Volontà di vivere (Wille) che finisce per auto-limitarsi nella concatenazione di spazio, tempo e causalità, è da principio infinita e libera.




"Lo stile poggia sui fondamenti più profondi della conoscenza, sull'essenza delle cose per quanto ci è dato riconoscerla in figure visibili e tangibili"
J.W.Goethe, Semplice imitazione della natura, maniera, stile
ello scritto del 1796, Lezioni sui primi tre capitoli dell'abbozzo di un'introduzione generale all'anatomia comparata, fondata sull'osteologia, dove Goethe afferma: "Avremmo dunque acquisito la possibilità di affermare senza timore che tutte le nature organiche perfette, tra le quali poniamo pesci, uccelli, mammiferi e, alla testa di questi ultimi, l'uomo, si sono formate da un unico prototipo (Urbild), che soltanto si differenzia nelle sue parti assai stabili, qui e là, ora più ora meno, e quotidianamente, grazie alla riproduzione (Fortpflanzung), si sviluppa e si trasforma". Anche lo scritto del 1824, Gli scheletri dei roditori, raffigurati e comparati da D'Alton, rappresentava per Haeckel una conferma della sua tesi, contenendo affermazioni come questa: "Alla base sta una comunione interna ed originaria di ogni organizzazione; la diversità delle forme invece deriva dai rapporti necessari col mondo esterno, perciò si può supporre a buon diritto una originaria contemporanea diversità e una trasformazione incessante e continua per poter comprendere i fenomeni tanto costanti quanto divergenti".
 Spinoza: Dio è la natura e la natura è divina
mentre l'animale vive nella chiusura ambientale e risulta incapace di aprirsi al mondo, l'uomo è l'essere che trascende la chiusura ambientale e si espone alla sfida dell'apertura.


Se Dio non fosse libero, nulla al mondo lo sarebbe. Duns Scoto

Per Leibniz una cosa é libera se é contingente, ossia se c'é ma potrebbe anche non esserci.

é impossibile immaginare dei corpi senza ricorrere allo spazio. Newton
il migliore dei mondi possibili e il dolore che non prova Alice quando si mangia le unghie
se non vi fosse l'intelletto a riorganizzare le idee, nella nostra testa avremmo solo un'accozzaglia di impressioni sganciate tra loro e ricevute passivamente.
se non vi fosse l'intelletto a riorganizzare le idee, nella nostra testa avremmo solo un'accozzaglia di impressioni sganciate tra loro e ricevute passivamente.
l'idea é l'oggetto del pensiero
la città in fondo, proprio come nel caso dell'universo, é l'insieme di tutti i punti di vista.
tutte le monadi sono dotate di percezione e solo l'anima umana e alcune anime animali sono dotate di appercezione.
tutte le monadi sono dotate di percezione e solo l'anima umana e alcune anime animali sono dotate di appercezione.
E non a caso lo Stagirita aveva elaborato la famosa scala naturae con la quale sottolineava come dalle realtà più basse fino all'uomo non vi fosse una distinzione netta, ma solo una crescente complessità della forma (l'anima) .
E non a caso lo Stagirita aveva elaborato la famosa scala naturae con la quale sottolineava come dalle realtà più basse fino all'uomo non vi fosse una distinzione netta, ma solo una crescente complessità della forma (l'anima) .
La monade Leibniziana è un atomo spirituale per una res esclusivamente cogitans e razionale non di fatto.
spernimus ovvia ex quibus tamen non ovvia secuntur . E in effetti enunciare verità implicite nel soggetto non può essere assurdo, altrimenti sarebbe assurda l'intera matematica, che altro non è se non un grande lavoro di esplicitazione .
spernimus ovvia ex quibus tamen non ovvia secuntur . E in effetti enunciare verità implicite nel soggetto non può essere assurdo, altrimenti sarebbe assurda l'intera matematica, che altro non è se non un grande lavoro di esplicitazione .
le forme a priori [i segni di luogo e di direzione per lo spazio, i segni istantanei per il tempo, le scale dei suoni e dei colori] per «tutti i tipi di qualità che esistono del tutto a priori e precedono ogni esperienza e che forniscono ad ogni qualità appena essa si presenta un posto fisso entro un sistema»
La percezione infatti, per Bergson come per Uexküll, senza ridursi ad un'astratta riproduzione o duplicazione interna di un oggetto esterno secondo una determinata conformazione spaziale corrispondente alle strutture spaziali delle reti nervose, si gioca nelle cose stesse, in quanto è selezione, costruzione e processo di significazione del reale: l'oggettività del reale è il prodotto di una costruzione che ha il suo radicamento nei processi sensibili e corporei legati agli organi delle diverse specie animali, anche laddove la conoscenza scientifica degli organi percettivi degli animali sia limitata o, come ricorda l'autore, «si ignori quanto del corpo del soggetto passi nel suo mondo individuale»
come può nascere dall'infinita unione di parti finite un infinita quantità di combinazioni
dei presupposti economici delle relazioni umane
http://it.wikipedia.org/wiki/Umwelt
Il movimento rappresenta la carne. Tutto ciò che si muove morirà, ucciderà se stesso. E poi c'è il culto della stasi, il culto dello scheletro, un conflitto presente sia nel mondo degli esseri umani che in quello degli insetti, per cui c'è la necessità di rimanere immobili e osservare lo scheletro, il passato, per andare avanti nel tempo, verso il futuro.
il senso orario è spirale della morte e il senso antiorario è la spirale della vita