Dalle teorie di Nietzsche partono linee di sviluppo «che portano alla dottrina degli istinti di Freud e di Pareto ed al loro metodo di considerare il pensiero umano come un dispiegamanto e prodotto di meccanismi istintuali.» K. Mannheim «Sociologia della conoscenza nell' opera di Nietzsche» Enciclopedia Feltrinelli - Fischer
Nella sua critica all'idealismo ed a Kant, le vuote fantasie metafisiche, l'immoralità della morale e la retorica filosofia accademica per un ritorno alla filosofia estetica (scientifico-naturalista) presocratica e fisiologico-istintuale della conoscenza umana, spianò la via che poi seguì la psicoanalisi («Secondo l'ambiente e le condizioni della nostra vita, un istinto emerge come il più stimato e dominante; in particolare, pensiero, volontà e sentimento si trasformano in suoi strumenti», l'etologia e quindi l'epistemologia evoluzionista.
Nietzsche, un secolo prima aveva espresso con molta chiarezza: il darwinismo tradizionale ha sopravvalutato "fino all'inverosimile l'influsso delle circostanze esterne; l'essenziale del processo vitale è proprio l'enorme potere creatore di forme dall'interno che usa, sfrutta le circostanze esterne".» "LA TEORIA EVOLUZIONISTICA DELLA CONOSCENZA ILLUSTRATA ATTRAVERSO CINQUE LIBRI" di M. Celentano
^ Alcuni degli innumerevoli aforismi di Nietzsche sull'argomento: «è probabile vi siano innumerevoli specie di vita e, conseguentemente, anche di rappresentazioni. «Il vero per noi», vale a dire ciò che ci rende possibile l'esistenza in base all'esperienza e il processo è così antico, che è impossibile trasformare il nostro pensiero. A ciò si riducono tutti gli a priori.» (11[136] Frammenti postumi 1881-Adelphi) «Vi son stati innumerevoli modi cogitandi, ma si son conservati solo quelli che portavano avanti la vita organica...» (11[52] Frammenti postumi 1881-Adelphi) «Nella catena morfologica degli animali, si sviluppa il sistema nervoso e, più tardi, il cervello: si sviluppa il sentire, come, più tardi, si sviluppa il creare immagini e il pensare.» (25[325] Frammenti postumi 1884 - Adelphi) «L'apparato conoscitivo...come mezzo dell'apparato della nutrizione.» (25[377] Frammenti postumi 1884 - Adelphi) «NB. Il principio di conservazione dell'individuo (ovvero la paura della morte) non può essere dedotto da sensazioni di piacere e dispiacere, bensì esso è qualcosa che dirige, è una valutazione, che si trova già alla base di tutte le sensazioni di piacere e dispiacere. Solo quelle attività intellettuali che conservavano l'organismo hanno potuto conservarsi; e nella lotta degli organismi queste attività intellettuali si sono continuamente irrobustite e raffinate,--- NB. - La lotta come origine delle funzioni logiche.» (25[427] Frammenti postumi 1884 - Adelphi) (Qui fra l'altro Nietzsche sembra avvalorare l'ipotesi che sia l'interno istinto di conservazione, in interazione evolutiva con l'esterno, a dirigere la formazione delle categorie mentali che ci fan conoscere un determinato tipo di mondo esterno: quello utile alla nostra vita) «L'intero apparato conoscitivo è un apparato di astrazione e semplificazione - non diretto alla conoscenza, bensì al dominio delle cose» (26[6] Frammenti postumi 1884 - Adelphi) «Il vecchio Kant constata alcuni istinti intellettuali, che agiscono prima di qualsiasi ragionamento e di qualsiasi attività sensibile» (26[375] Frammenti postumi 1884 - Adelphi) «Le leggi del pensiero come risultato dell'evoluzione organica.» (35[50] Frammenti postumi 1885 - Adelphi) «Nei giudizi di valore si esprimono condizioni di conservazione e di crescita; tutti i nostri organi e sensi conoscitivi sono sviluppati solo in vista di condizioni di conservazione e di crescita» (9[38] Frammenti postumi 1887 - Adelphi) Categorie della ragione «Queste ultime potrebbero aver fatto, fra molto palpare e tastare intorno, buona prova per una loro relativa utilità... Da allora in poi valsero come a priori, come al di là dell'esperienza, come non rigettabili.... E tuttavia esse forse non esprimono se non un determinato finalismo di razza e di specie. Solo la loro utilità è la loro verità.» (14[105] Frammenti postumi 1888/1889 - Adelphi) Sulla gnoseologia «Dietro l'evoluzione degli organi conoscitivi sta come motivo l'utilità della conservazione, non un qualunque bisogno astratto-teorico di non venire ingannati.» (14[122] Frammenti postumi 1888/1889 - Adelphi)