
Il cinema pensato, scritto e realizzato come mezzo comunicativo in grado di veicolare i valori della modernità. Il cinema come messa in scena estetica impulsiva e diretta (ne è la riprova il messaggio conclusivo di Ombre: "Il film che avete appena visto era un'improvvisazione").
Lo stile off-Hollywood pseudo-documentaristico, riprodotto sul grande schermo secondo i canoni tipicamente teatrali ispirati al metodo Stanislavskij.
Un personalissimo modo di dirigere la macchina da presa senza il necessario conforto di un soggetto scritto (di nuovo Ombre costituisce l'esempio). Le immagini sporche e sgranate che vengono accompagnate da dialoghi in presa diretta totalmente affidati all'ispirazione momentanea degli attori.
Queste le coordinate della creatività stilistica di John Cassavetes, questo il registro comunicativo del cosiddetto "cinema diretto", un cinema capace di catturare l'immediatezza dei processi sociali e politici a partire da un'idea di fondo: le istituzioni sono macchine per il controllo sociale, il mezzo attraverso il quale i centri di potere esercitano in modo compiaciuto la propria forza sulla gente comune, condannata suo malgrado alla frustrazione. Fotografare le dinamiche di tale rapporto significa abbattere le coperture ideologiche di una burocrazia venale ed ostinata. Significa, per dirla con Frederick Wiseman, "ricondurre la realtà alla verità, abbattendone i cardini del razionalizzato controllo". Un manifesto concettuale che Cassavetes applicherà alla perfezione, contrassegnandone i tratti da un peculiare modo di stare sul set, osservando quasi senza partecipare, divenendo il demiurgo invisibile che raccorda sguardi, inserti e suoni di un tutto che si genera dal confronto senza veli dei membri del cast. Non a caso il cinema di Cassavetes è divenuto uno tra i più importanti e tradizionali paradigmi di riferimento da cui tutt'oggi attinge la maggior parte della cinematografia contemporanea.
In occasione della pubblicazione, da parte della Elle U Multimedia, della dvd collection dedicata a Cassavates, proponiamo ai nostri lettori una breve analisi dei tre titoli che, tra quelli usciti, ci sembrano i più significativi.
Fabrizio Marchetti
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