Il mondo della vita  artificiale, quindi, sarebbe vivo negli stesso senso in cui lo è  quello naturale, perché  entrambi non sono altro che fenomeni complessi generati da un soggiacente codice binario: tutto sarebbe costituito di schemi informazionali riducibili alla sola dimensione formale, ossia tutto è  indipendente dal mezzo materiale in cui si svolge la codifica delle informazioni

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