Le stesse rivoluzioni vengono spiegate e interpretate in chiave elitista: esse non sono altro che la sostituzione della classe dirigente; il popolo è solo strumentale a questa dinamica, le masse sono uno strumento di manovra in mano alle élite politiche in ascesa. Si vuole ribaltare la filosofia della storia la quale affermava che le masse stessero andando verso il potere (rivoluzione, moti del 1848, etc...): le rivoluzioni non sono l'avvicinamento delle masse al potere, bensì lo strumento per il ricambio dirigenziale utilizzato dalle élite.
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