E' vivo sotto la carne rossa si muove come un profumo
alterato di un ricordo mobile un
terremoto organico crescendo stordisce
massacra microscopici equilibri
il carnefice maestro sgocciola, lacera
nasce
Legnetti
despositati
abbondanti
interrogativi
minacciosi
come lunghi arti invernali
in attesa di una vita
accesa
inarrestabile
tragica
infernale

immaginata
bambina
Era una notte di giugno, faceva freddo fuori di un insolita maniera il vento aveva sradicato qualche albero a Venezia.  Mi annoiavo. Peccato. La terra tremava da qualche parte qualcuno piangeva. Continuavo ad annoiarmi e sognare. Sodalizio come caffè e sigarette. Cosa volevo che fosse il destino e pensavo. Aspettavo un sogno più bello della realtà, e di tutti i sogni che sono realtà.
Si che ero compiaciuto, bastava poco. Era sufficiente il compiacersi.
È così facile unire i corpi
O perlomeno non è così difficile
Amarli

Animali
Poi la vita si rivela
Utilizzati

Donne facili

Mediocrità
Immonda
Prigione di sogni
Fuori
La fragilità è

Affannata d'amore

Correre seduto
Come un cavallo
In gabbia

Nel respiro
Testimone
D'un esistenza
Deflagrata
Desiderio
Di sogno
Pulsato
scorgere l'antenato comune

naturalmente la bellezza si infrange nel cielo nella carne, soffice , abbandonata, pura.

il padre di mio padre il tempo è fuggito lungo quarantanni meravigliosi a colori dalla realtà televisiva compone ricordi amorosi oggi trasportati nel tempo di mio padre
"Una sorta di piacere cupo e bestiale che non gli era possibile provare da solo e nemmeno assaporare faccia a faccia con l'avversario. Un piacere che non aveva relazioni né con il ricordo, né con la speranza, un pericoloso piacere dell'istante presente, simile a quello che si prova quando si va in bicicleta senza mani." Yukio Mishima "Atti di Adorazione"

Il freddo Geometrico odore dei solventi
Mi spegne

Veleno
Nella sterilità l'ossidazione delle catene

Prigioni Prigioni Prigioni

Pungente incapacità
Deficenza
Lontanza

I profumi dell'erba svaniscono e
Solo l'ecologia è Promessa occulta

Esistono ancora cose il cui odore è forma della loro unicità Poesia è caos Meraviglia passione Dolore Umanità Viva

Potete offrirvi un evasione dalla realtà quando volete e ritornate quando volete senza neanche un mal di capo a una mitologia

Il mondo nuovo

La bellezza altro non è che gioco della volontà. Sistema di propagazione di infezione. Significante del vuoto eterno.

La terra, egli disse, ha una pelle; questa pelle ha malattie. Una di queste malattie si chiama, per esempio,'uomo'.

Così parlò Zarathustra

Davvero che sapete trarre in inganno, voi 'contemplativi'!
Anche Zarathustra fu un tempo lo zimbello delle vostre epidermidi divine; nè indovina va il groviglio di rettili di cui erano imbottite.

Ieri, mentre sorgeva, mi sembrò quasi che la luna volesse partorire un sole: così slargata e gravida giaceva all'orozzonte.

Così parlò Zarathustra

John Cage
mente aperta

Lontano
Tutto sembra così
Vicino

E le stelle
Ci guardano pazienti

Il ragno

Il ragno sta

In agguato

Nero

La tigre non
Mangia più

Offesa
Dall'attribuitogli epiteto di
Sanguinaria

CB

"Noi non dobbiamo giudicare gli altri esistenti, ma sentire se ci convengono o ci sconvengono, ossia se ci apportano delle forze (…) Come aveva detto Spinoza, è un problema di amore e di odio, non di giudizio ".

"La musica testimonia il fatto che l'essenziale in tutte le cose è NON SO CHE (charme) d'inafferrabile e d'ineffabile; essa rafforza in noi la convinzione che, ecco, la cosa più importante del mondo è proprio quella che non si può dire"

Debussy
La ricchezza secondo natura ha confini ben precisi ed è facile a procacciarsi, quella secondo le vane opinioni cade in un processo all'infinito.

Epicuro

La vita privata altro non è che quella zona di spazio, di tempo, in cui non sono un'immagine, un oggetto. Ciò che devo difendere è il mio diritto politico di essere un soggetto

Roland Barthes la camera chiara

Il processo di antropizzazione della natura promosso dalla civiltà europea e la sua progressiva conquista del mondo non si devono solo alle capacità tecnico-scientifiche; forse in essa ha giocato anche una tendenza aggressiva propria all’Europa carnivora di cui parlava Braudel, in relazione all’alto consumo di proteine animali. L’ascia e il vomere sono gli strumenti per asservire la natura, secondo un’ambizione biblica e prometeica. Lo storico della tecnica Lynn White ha attribuito alla tradizione ebraico-cristiana la responsabilità maggiore di quella volontà imperialistica che affida al lavoro e alla progettualità umana il compito di dominare e assoggettare una natura ostile e priva di sacralità: l’arroganza del cristianesimo, la più antropocentrica delle religioni, avrebbe legittimato lo sfruttamento sistematico dell’ambiente (nel suo solco è nata la società dei consumi) e sarebbe da considerare una delle radici determinanti dell’attuale crisi ecologica. Ma forse le religioni hanno scarsamente influenzato il comportamento umano nei confronti dell’ambiente. Anche l’Oriente ha finito per accogliere una fede più seducente, quella della rincorsa alla crescita economica; i sacerdoti del (neo)liberismo hanno espulso la natura dall’economia, considerandola al massimo un deposito di risorse in attesa di essere sfruttate.

Ma «la creatura che la spunta contro il suo ambiente distrugge se stessa», scriveva Gregory Bateson

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qausi aforismi

Unire le carni è così naturale
Vorrei dire la nostra unica vocazione

Come animali la si riceve
Ed è così piacevole

Una polaroid dell'eterno
Al contrario
L'amore

Bene a tutti quelli che non basta
Rimane l'arte, la filosofia, la teologia

La prima forse la più simile alla stessa vocazione che l'ha generata
è fondamentalmente mero simulacro

La terza ci propone di scegliere fra
Un dio che ci ama ma non riesce, quindi imperfetto
O un dio perversamente sadico

La filosofia sostiene che sono entrambe le cose della teologia
E nessuna delle due
L'aporia
la neve questa mattina
diafana sul silenzio delle strade
cura gli animi delle persone
portando segreti come fiocchi
conclusi, perfetti, immutati
bianchi