Era una notte di giugno, faceva freddo fuori di un insolita maniera il vento aveva sradicato qualche albero a Venezia.  Mi annoiavo. Peccato. La terra tremava da qualche parte qualcuno piangeva. Continuavo ad annoiarmi e sognare. Sodalizio come caffè e sigarette. Cosa volevo che fosse il destino e pensavo. Aspettavo un sogno più bello della realtà, e di tutti i sogni che sono realtà.
Si che ero compiaciuto, bastava poco. Era sufficiente il compiacersi.

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