. Dall’altra i pensatori di grido si facevano portatori ora di un pensiero negativo (Cacciari, Rella, Perniola…) ora di una crisi della ragione (Gargani, Ginzburg, Badaloni…), di modo che del grande movimento di pensiero d’oltralpe, e del suo intrinseco entusiasmo si vedeva per così dire il bicchiere mezzo vuoto, il lato oscuro e incerto, il traballare delle certezze idealistiche e totalizzanti. E così, più che alla Francia lo sguardo era rivolto alla cultura di lingua tedesca, all’Austria di fine Ottocento e alla Germania husserliana, heideggeriana e gadameriana.

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