la follia di don Chisciotte è lo strumento per rifiutare la volgarità e la bassezza del reale
Il romanzo mette in luce l'esigenza di far emergere la propria individualità, fuori di rigidi rapporti sociali cristallizzati, facendo emergere l'istinto, la follia, il sogno, l'ignoto.[7]. Il critico Mario Pazzaglia scrive: "L'intento dichiarato dell'autore era quello di abbattere l'autorità e il favore che hanno nel pubblico di tutto il mondo i libri di cavalleria, parodiandoli; e l'intento rispecchiava, in fondo, una crisi di valori nell'Europa del tempo travagliata da lotte di potenza imperialistica e dal deciso predominio del capitalismo che sosteneva i nuovi stati assolutistici ed era certo intimamente avverso a ogni forma di idealismo, di liberalità e di generosità cavalleresca"[8]
Il mondo che ora don Chisciotte attraversa è molto più ricco e variegato di quanto lo stesso don Chisciotte immaginasse, ma è anche tale da produrre una serie crescente di scacchi, come la sconfitta in duello da parte di un cavaliere più finto di lui, o la rovinosa caduta nel fango dopo che un'orda di porci lo ha travolto con Sancio. Don Chisciotte è diventato un personaggio tragico, e, prima di dichiararsi risanato e pentito, e dunque vinto, sul letto di morte, esclama, come un mistico: io sono nato per vivere morendo
MMiFurberia.ingenuità
Personaggi sfuggono sib dall'inizio all'autore incontrano possibilità di interpretazione che il passaggio dei secoli accumulera su di essi
Risibilita se inconscia inconsapevole
Speranza elevazione buffe ansie collere ma anche delicatezza generosità
Ineriza terrestre realtra vs più alta follia del più puro dei sogni
Sviluppo non tragico non romantico non amarezza sconfitta ideale
Don Chisciotte sancio integrano nell'interpretazione e nella valutazione del mondo.
Progresso dell a verità interiore
Chisciotte personaggio colto e complesso volto all'azione polisintattico mantenente un piano di estrema eleganza fra dignità e follia. Un personaggio mediato duplice preoccupazione fra la sua complessità e la sua espressione più impeccabile. Liberato umanamente e poeticamnete dall azione. Equilibrio ristabilito dalla scelta fra religiosi del dire e cavalieri del fare.
Specchio riflettente deformante di Sancio.
Follia Chisciotte non.frutt squallido e disperato della sua maturità interiore. Carattere intellettual della sua formazioe lo spinge all azione. Reazione alla sua inattività? No fite cause.
Logica contadina Sancio loquacita qualitativa nella sua esprerienza interiore. Lui è il motore lindefinito inatteso ordinante gli aneddoti exempla della mania del Chisciotte. . Sancio ha un avventura piu progressiva più fortunata partendo da rozze preposizioni fra FURBERIA E INGENUITÀ. Scoprire con gioia l'esercizio intellettuale, la prpria capacità di riflettere di condrontare esperienze di valutarle e tearne le conclusioni
No opposizione e conflitto fra i due ma diversa qualità esperienza umana e nel senso contrario che ha la loro parabola umana: l'eroe intellettuale che evade nell'azione, la rustica creatura che sconfina nei campi del pensiero . La follia del don congiunge i due peronaggi. Prima erano chiusi nella loro sfera sociale. Sancio era bloccato entro una povera realtà senza sogni ne simoli intellettuali ne nulla di eccezzionale (peak experience).
Nello sguardo di don Alonso Quijano si posa sulle cose senza vederle. La sua mente è altrove; pensa con tristezza ai mali del mondo e al bisogno che vi sarebbe in esso d’un uomo generoso pronto a lottare per sanarli. Si finge «altrove» e finge situazioni risolte dal valore del suo braccio. Ma prima che dal braccio, dalla diritta tempra dell’animo. Non è ancora pazzo, ma pensa che varrebbe la pena di esserlo. E lí non ha niente da fare, la sua vita è sprecata.
Personaggio predestinato e personaggio inaspettato ingresso casuale colto a caso dalla vita
Pazzia garanzia di libertà più grande possibile rispetto alla terribile materia della sua esperienza vasta e sgomentosa e di pericoli.non solo.intellettuali ma nemmeno la.follia è libertà. Protaginista metà savio metà folle si trova in empasse: la follia non lo libera dalla saggezza e la saggezza non lo libera dalla follia ed è pertanto doppiamente vincolato dai principi dell una e dalle manie dell altra.
Sancio seme intelligenza disponibilità vergine assoluta
Due personaggi come pure immagini delle sostanze psicologiche che esprimono: una definita con.materiali culturali laltra potenzialità dinamiche.
Sancio informe nessuna forma geme in lui anelando l'espressione ma disponibilità perpendicolare al romanzo nello scavo anteriore
Sublimo e ridicolo il primo. Candido e furbo il secondo.
Distinti e non opposti diversi angoli prspettici visione integrata plicentrica
Un sorriso impedisce il voltarsi in tragedia ed è origine
Parabola mediterranea naufragazione scova nel disonore il tesoro dell esperienza e la sete inesausta di saperne di più e meglio sul mondo la curiosidad leggere qualsiasi pezzettino di carta trovato per la via
Rappresentare il mondo dall eccentrica prospettiva della follia salvaguardandosi da un malinconico autobiografismo
I due romanzi il.primo crede d'esser vetro il secondo si sente terribile invincibile corazza. Orgasmi uni impeti l'altro sono chiavi dinterpretazione del r reale
Straordinaria mobilità interiore personaggi non sinbolica e aderente ad un astratta dialettica
Sancio umanità popolare e terrestre che ridimensiona specchio.riflettente deformante
Due distinti piani dell'anima
Bernini qualche decina d’anni piú tardi abbia preferito alla pianta centrale quella policentrica. Era solo la moda che sostituiva, per puro piacere di novità, l’ellisse al circolo, o non piuttosto una nuova visione del mondo che sostituiva l’antica: la vecchia anima rinascimentale, «a pianta centrale», che non riusciva a esprimere piú, e tanto meno a governare, i nuovi livelli della coscienza barocca, le fughe sempre piú fitte e ostinate verso la fantasia, verso il sogno o l’ignoto, o in direzione opposta, verso una realtà colta nei suoi elementi dinamici e fatta oggetto delle piú curiose esplorazioni e scoperte? Finiva l’umanesimo, e cominciava l’umanità. Un’umanità a cui non fanno paura le proprie contraddizioni, e non si cura di comporle in un ordine artificiale.
Reazioni dei due distinte ma in una strana maniera aegualmente assurde e complementari
Umanismo ratio armo n ia umanistica fra ideale e reale come uno contro il molteplice diriti sentimento o fantasia follia o istinto di tutta la zona d'ombra o ribelle del vivere.umano nella bilancia perfetta dell assurdo
Sorpresa e irrazionale istanza dinamica
La nostra eta costringe le coscienze piu vigili alla cobtraddizione eta di crisi e di violenza di inflazione e crollo vecchi ideali nupva realta fervida e confusa vita inquieta soluzioni estreme lasciar convivere la propria anima con ipotesi più opposte mentre le masse si danno alloppio per fuggire a siffatto turbamento.
Veleno evasione dalla realtà la diminuizione di un valore accordata alla verità della vita falso risparmio droga dell'evasione
Bisogno cntemporaneo.di avventura riflesse meno rapporti con proprio mondo
I fantasmi delle folle della nostra anima di folla SOTTRAENDOSI NELL AMARO GUSTO ALLE CHIUSE IMMAGINI DELLA VITA REALe
Angoscioso disagio che si serve di paradisi artificiali ridicoli ma non per ciò meno grave e profondo
Abbandonarsi ai fa n tasmi per un desiderio di nuove condizioni di esistenza in cui l'individuo non è bloccato e immobilizzato nei giochi meccanici deibrapporti sociali in cui vi sia la speramza di esiti individuali di farrsi CREATORI E NON VITTIME DI PREESISTENTI GERARCHIE dove le nozioni.bene.e male.non.confuse e conveninenti utili e sia.possibile trovar l'orO e i verdi pascoli
Sogno glorioso e miserabile
Coscienza reale desiderio evasione situazioni saggezza e follia
Male del secolo cio che la sua anlisi incalza il disincanto il discredito del.mondo.dell esperienza e della storia per sostituirgli un assurda macchia fatta di figure e vicende capricciose e bugiarde. Il male.la.disperata.svutazione della realtà
Sfiducia verso la vita evasione