La tecnica del bonsai impone una forza contraria e costante al corso naturale del vivente, esaltando la capacità vitale come sopravvivenza: flessibilità, adattamento, superamento.
La tecnica, cultura-progresso del dominio, manifesta , attraverso il dialogo con il suo oggetto, nell'osservatore un sentimento inconscio di conforto e vitalità per "immedesimazione". Questo è risultante dalla tensione fra la cosa morta, l'azione coercitiva degli strumenti tecnici, e la vita, il fusto deformato in sviluppo attorno e oltre la soglia a lui contraria.
Il piacere è quindi apprezzabile sotto due aspetti: nella capacità positiva di controllo sulla natura, percepito come progresso culturale umano; nel sentimento di stupore-comprensione-immedesimazione per lo spirito vitale vegetale, fondamentalmente parente dell'animale, gratificante solo se incontrovertibilmente florido.

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